Aggiornamento credito d’imposta pubblicità

Il Bonus pubblicità 2018 è la nuova agevolazione fiscale introdotta dalla Manovra Correttiva che prevede la possibilità per lavoratori autonomi, professionisti ed imprese di poter fruire di un nuovo credito d’imposta pari al 75% (90% per start o PMI innovative) degli incrementi di almeno l’1% dei costi relativi agli investimenti in pubblicità sostenuti per le stesse voci nell’anno precedente.

Esempio:

Una PMI sostiene 10.000 euro di spese pubblicitarie nell’anno X. Nell’anno successivo sostiene 10.500 euro (incremento minimo = 100) delle medesime spese sostenute nell’anno X. Il credito d’imposta del 90% spetta solo sui 500 euro di incremento e sarà, pertanto pari a 450 euro.

Ogni voce di investimento deve essere considerata singolarmente, per tanto il credito d’imposta liquidato potrà essere inferiore da quello richiesto se l’ammontare dei crediti supera le risorse stanziate. Per esempio un soggetto che andrà a richiedere un credito d’imposta di 1.000 euro per quotidiani/periodici e 1.000 euro per l’emittente radiofonica/TV locale potrà vedersi riconoscere per esempio parzialmente il primo (perché ipoteticamente sono state superate le risorse messe a disposizione per la stampa), mentre integralmente il secondo.

Investimenti agevolabili secondo semestre 2017

Per il secondo semestre 2017, e precisamente per gli investimenti effettuati dal 24.06.2017 al 31.12.2017 con riferimento ai medesimi investimenti effettuati dal 24.06.2016 al 31.12.2016, è anticipatala possibilità di godere dell’agevolazione ma gli investimenti ammessi sono soltanto quelli effettuati sulla stampa, anche online, ma non ancora sulle emittenti radio-televisive.

Investimenti agevolabili 2018

Sono ammessi gli investimenti riferiti all’acquisto di spazi pubblicitari e le inserzioni commerciali su giornali quotidiani o periodici nazionali e locali e l’acquisto sempre di spazi e inserzioni nell’ambito della programmazione radiofonica o televisiva locale.

Spese non ammesse

Le spese sono ammesse al netto dei costi accessori, di intermediazione e ogni altra spesa funzionale o connessa, ma diversa dall’acquisto dello spazio.

Per entrambi i periodi sono escluse dal bonus le spese sostenute per l’acquisto di spazi destinati a servizi particolari, come: televendite, pronostici, giochi, scommesse con vincite di denaro, messaggeria vocale, chat-line con servizi di sovrapprezzo credito d’imposta è alternativo e non cumulabile, in relazione alle medesime voci di costo, con ogni altra agevolazione nazionale, regionale o comunitaria.

Si può utilizzare solo in compensazione tramite F24. La domanda andrà presentata compilando una comunicazione telematica su apposita piattaforma.

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